ASSOCIAZIONE TANGUERA NO PROFIT, PER CONDIVISIONE, CONNESSIONE, ABBRACCI, PRATICHE, STAGES E MILONGHE.
lunedì 6 agosto 2012
Lettera aperta alla gente del Tango
di Tete (Pedro Alberto Rusconi)
“Oggi 9 gennaio 2006 vorrei chiedervi qualcosa con la cortesia ed il
rispetto che sento per tutti voi. Questo non è un rimprovero per
nessuno, ciò che desidero è che tutta la gioventù e tutti coloro che
ballano tango intendano le mie ragioni. Non si deve camuffare il tango
da nessun punto di vista, poiché questa musica così appassionante ci dà
vita, energia, piacere, al punto di farci sentire meglio. Dopo aver
trascorso molti anni ad osservare ballerini e maestri, penso non sia
giusto il ripetersi di tanti errori nell’insegnamento così come nelle
esibizioni. La mia idea è la seguente: da sempre so che è la musica
la base principale del tango. Così come è basilare apprendere a
camminare con essa, seguendo il ritmo, la cadenza. Non posso negare che
vi sia una tecnica quando si balla, però sarebbe preferibile che si
insegnasse a ballare più liberamente, a ballare per se stessi. Qui sta
il divertimento… Nessuno avrà il potere di condizionarci osservandoci,
se siamo consapevoli che stiamo ballando per noi stessi. Sulla base
di quanto asserisco, ritengo che molti stiano camuffando il tango con
qualcosa che non corrisponde alla verità, poiché il tango è musica e non
inizia con i passi, né dobbiamo commettere l’errore di non insegnare
come camminare differenti ritmi musicali, al fine di poter riconoscere
ogni orchestra. Molta gente che sta insegnando dovrebbe, prima di
tutto, apprendere a ballare il tango, per poter insegnare e dare tutto
di se stessa, per non defraudare i propri allievi e compromettere la
propria immagine di insegnante. Il tango non è un affare, anche se
molti lo vedono in questa ottica. Il tango è parte della nostra vita,
parte dei nostri nonni, padri, madri, fratelli, amici. E’ la nostra
vita. Non dovremmo seguitare a confonderci così tanto, dovremmo
ritornare a riconquistarlo, considerando che stiamo rischiando di
perderlo per non averlo rispettato Cari amici, ballerine e
ballerini, poiché ciò che state facendo rappresenta uno sforzo in più
nella vita di ciascuno di voi, per rispetto di voi stessi, nelle vostre
esibizioni sarebbe opportuno ballaste più tango e meno acrobazie, ballet
o altro che non sia tango. Non voglio pensare che persino con le
esibizioni pensiate di dover competere; sappiamo che ogni coppia
dovrebbe creare il proprio stile, inoltre non si dovrebbe ballare musica
che non sia tango. In ciò chiedo che non mentano a se stessi e alla
gente. Alla comunità tanguera d’Europa e del resto del mondo, do un
consiglio : mi piacerebbe che aprissero gli occhi su come apprendere a
ballare, mi rivolgo principalmente agli organizzatori degli stages e ai
professori, lo dico con il cuore, desidero che sappiano che quando si
organizza un evento, se si vuole insegnare in maniera consona, è
necessario invitare i migliori ballerini e maestri. Senza la musica,
la cadenza, la postura, l’equilibrio, a niente servono i passi e per
questo abbiamo necessità di maestri e professori autentici. Così
che, dal fondo del mio cuore, con un po’ di tristezza, vorrei
rifletteste su ciò e se aveste qualcosa da dirmi o lamentare potrete
farlo a mezzo rivista o in qualunque altro modo, anche di persona, io
frequento le milonghe e quando mi si incontrerà mi si interpelli, io
risponderò , risponderò a tutti, non abbiate timore, non lascerò alcuno
senza risposta, però, per favore, si cambi sistema, si determini un
sistema nel quale tutti possiamo sentirci allegri, dove possiamo ballare
il tango, dove possiamo sentirci felici e dove si possa vedere molta
più gente, senza necessità di vendere ad essa nessuna bugia in più. Mando a tutti un bacio e un abbraccio e spero che questo nuovo anno che è appena iniziato sia il più felice per tutti
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